Il futuro del business è da sempre basato sulla soddisfazione dei desideri e dei bisogni: ecco l’idea di successo dell’azienda Carlo Ratti Associati
L’idea di trasformare le bucce d’arancia in bicchieri di bioplastica è quanto meno lungimirante, soprattutto in considerazione degli scenari futuri legati all’ambiente e al bisogno di maggior rispetto verso l’ecosistema.
L’azienda Carlo Ratti Associati è proprio questa: realizzare vere e proprie tazze riciclando le bucce delle arance.
Il progetto dello studio di design Carlo Ratti Associati integra la tecnologia della stampa 3D (da tempo a disposizione) per produrre bicchieri di bioplastica.
Si chiama Feel the Peel lo spremiagrumi alto 3,10 metri capace di contenere circa 1.500 arance. Quando la macchina viene azionata, le arance vengono spremute per estrarne il succo. Dopodiché le bucce vengono raccolte in un cestello, vengono essiccate e mescolate con l’acido polilattico.
A questo punto, il materiale ottenuto viene scaldato fino ad ottenere un filamento che, grazie alla stampante 3D integrata, consente di realizzare in pochi istanti le tazze usa e getta in bioplastica.
Feel the Peel diventa così anche un bar eco-compatibile che produce ottime spremute fresche d’arancia, bicchieri di bioplastica e zero scarti.

Il succo di arancia verrà poi versato in queste tazze che potranno essere buttate via senza danneggiare l’ambiente subito dopo il loro utilizzo.
Presto potrebbe includere nuove funzioni, come la stampa di tessuti per abbigliamento in fibre di buccia d’arancia.
Dopo uno spettacolo in anteprima al 40° Meeting di Rimini per l’amicizia tra i popoli alla fine di agosto, il Circular Juice Bar sarà installato al Summit dell’Università di Singularity a Milano l’8 e 9 ottobre 2019 e a Ecomondo Rimini, importante evento europeao per i nuovi modelli di economia circolare, all’inizio di novembre.
Sono sicuro che questo sarà un progetto imprenditoriale di successo perché, come ho sempre ribadito, per diventare imprenditori di successo non basta fare un bel sito e tanta pubblicità, ma occorre pensare in maniera strategica.
La strategia alla base di questo progetto è quella di rispondere al bisogno crescente di circolarità e riuso dei prodotti all’interno del mercato, rispettando l’ambiente attraverso la sostenibilità dei materiali in uso.
Difatti, l’attuale sistema dei consumi appare sempre meno sostenibile agli occhi di un Pianeta che sopporta sempre meno l’impronta umana.
Ecco che invece questo progetto imprenditoriale è perfettamente in linea con i bisogni emergenti di rispetto dell’ambiente, sostenibilità e riuso.
Se hai un’azienda che risente sempre più della concorrenza e delle guerre dei prezzi, è il momento di mettere da parte pubblicità e promozioni inefficaci e inutili e iniziare a costruire un percorso che ne rimodelli i contenuti in funzione degli attuali risvolti di mercato in fatto di commercio, ambiente, bisogni e desideri dei consumatori.
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